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Legge di iniziativa Popolare Costituzionale

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Legge di Iniziativa Popolare Costituzionale: Disposizioni sulla indizione di un referendum di indirizzo per la richiesta ai cittadini italiani di manifestare la volontà di uscire dall'Unione Europea.

Descrizione iniziativa

Con la Legge Cost. 03/04/1989, n. 2, è stata di fatto introdotta in Italia la possibilità di indire referendum consultivi su questioni di rilevanza nazionale al fine di consentire alla cittadinanza di esprimere il proprio parere su determinate tematiche.

In occasione del referendum promosso a mezzo della Legge sopra indicata la popolazione fu chiamata a pronunciarsi sull'opportunità di partecipare alla costituzione dell'Unione Europea e di manifestare la volontà di avere una Costituzione sovranazionale condivisa.

Pertanto, si ritiene che i cittadini italiani debbano avere il diritto di poter esprimere la propria opinione attraverso un referendum nazionale di indirizzo, in particolare sulla questione europea, proprio in considerazione del fatto che detta possibilità è data al Parlamento a mezzo di una autoconcessione realizzata con una Legge Costituzionale creata ad hoc.

In caso contrario, infatti, si verificherebbe una vera e propria discrasia nel sistema che non consentirebbe alla popolazione di esprimersi in maniera referendaria su questioni rispetto alle quali invece il Parlamento può indire un referendum.

Quesito iniziativa

Legge di Iniziativa Popolare Costituzionale: Disposizioni sulla indizione di un referendum di indirizzo per la richiesta ai cittadini italiani di manifestare la volontà di uscire dall'Unione Europea.

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Premessa

Con la Legge Cost. 03/04/1989, n. 2, è stata di fatto introdotta in Italia la possibilità di indire referendum consultivi su questioni di rilevanza nazionale al fine di consentire alla cittadinanza di esprimere il proprio parere su determinate tematiche.

In occasione del referendum promosso a mezzo della legge sopra indicata la popolazione fu chiamata a pronunciarsi sull'opportunità di partecipare alla costituzione dell'Unione Europea e di manifestare la volontà di avere una Costituzione sovranazionale condivisa.

Pertanto, si ritiene che i cittadini Italiani debbano avere il diritto di poter esprimere la propria opinione attraverso un referendum nazionale di indirizzo, in particolare sulla questione europea, proprio in considerazione del fatto che detta possibilità è data al Parlamento a mezzo di una autoconcessione realizzata con una Legge Costituzionale creata ad hoc.

In caso contrario, infatti, si verificherebbe una vera e propria discrasia nel sistema che non consentirebbe alla popolazione di esprimersi in maniera referendaria su questioni rispetto alle quali invece il Parlamento può indire un referendum.

Si verificherebbe, inoltre, una palese violazione del principio di uguaglianza che impedirebbe di considerare l'orientamento dei cittadini e dar seguito alla effettiva volontà popolare.

Il quesito referendario oggetto della presente proposta di legge si prefigge di accertare la volontà della popolazione Italiana di uscire dall'Unione Europea.

Si rappresenta che il quesito è formulato nel rispetto della normativa vigente e dei principi di chiarezza, univocità e omogeneità.

Alla luce di quanto sopra, in virtù dell'articolo 71 della Costituzione che prevede: che “il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli”, si propone la seguente Legge di Iniziativa Popolare Costituzionale.

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Legge di Iniziativa Popolare Costituzionale: Disposizioni sulla indizione di un referendum di indirizzo per la richiesta ai cittadini italiani di manifestare la volontà di uscire dall’Unione Europea.

Art. 1.

1. Il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, indice un referendum entro sei mesi dall'approvazione della presente legge, avente per oggetto il quesito indicato nell'articolo 2.

2. Hanno diritto di voto tutti i cittadini che, alla data di svolgimento del referendum, abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che siano iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune.

Art. 2.

1. Il quesito da sottoporre a referendum è il seguente:

"Ritenete che l'Italia debba uscire dall'Unione Europea ripristinando la sovranità nazionale?"

Art. 3.

1. La propaganda relativa allo svolgimento del referendum previsto dalla presente Legge Costituzionale è disciplinata dalle disposizioni contenute nella Legge 4 aprile 1956 n. 212 e successive modifiche, nonché nell'articolo 52 della Legge 25 maggio 1970, n. 352 come modificato dall'articolo 3 della Legge 22 maggio 1978 n. 199.

2. La raccolta delle firme sarà gestita tramite piattaforme digitali sicure e canali ufficiali per garantirne la validità.

3. I cittadini Italiani, aventi diritto di voto, saranno chiamati a rispondere al quesito referendario mediante scheda elettronica o cartacea, come stabilito dalla legge elettorale vigente.

4. Le modalità organizzative e procedurali per la gestione del referendum saranno stabilite con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Art. 5.

1. La presente Legge Costituzionale entra in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale successiva alla sua promulgazione.

2. La presente Legge Costituzionale, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta Ufficiale degli atti normativi della Repubblica Italiana.

3. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge dello Stato.

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