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Giudice sospende l’udienza perché l’avvocato non indossa la mascherina: i senatori Italexit presentano un’interrogazione al ministro

Lo scorso 17 maggio un giudice del Tribunale di Pavia ha deciso di sospendere un’udienza perché l’avvocato difensore non indossava la mascherina. Una scelta curiosa visto che dal 1° maggio non è più obbligatorio indossarla nei luoghi chiusi pubblici o aperti al pubblico. I senatori del gruppo Italexit hanno pertanto scritto al ministro Cartabia per chiedere se ritiene legittimo questo comportamento del giudice e se intende prendere posizione in merito. Di seguito il testo dell’interrogazione:

Al Ministro della giustizia

Premesso che:

il 17 maggio 2022, presso il Tribunale di Pavia, un giudice ha deciso di sospendere un’udienza perché l’avvocato B.B., difensore di una donna sospesa dal lavoro perché non vaccinata, non indossava la mascherina nonostante dal 1° maggio 2022 non sia più obbligatoria ma solo raccomandata in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico, come disposto con ordinanza del Ministro della salute 28 aprile 2022;

stando a quanto si apprende dalle parole del legale: “Il giudice è andato su tutte le furie, intimandomi che dovevo indossare la mascherina, che ero obbligato a farlo e che se non lo avessi fatto avrebbe chiamato la sicurezza. Gli ho detto di chiamarla perché non stavo violando alcuna norma. Mi ha fatto uscire ed è iniziata una discussione più accesa, perché lui non poteva impormi nulla. Mi ha tenuto sulla porta non facendomi entrare e ha affermato che il presidente del tribunale di Pavia aveva fatto questa raccomandazione anche in base alla circolare del Ministero della salute del 28 aprile 2022. Io gli ho riposto che una raccomandazione non è un obbligo. E lui ha alzato i toni dicendomi addirittura che stavo rischiando grosso”, a quel punto, dopo un’ulteriore discussione, il giudice avrebbe deciso di sospendere e l’udienza e rimandarla al mese di ottobre 2022;

così facendo il giudice ha arrecato un grave pregiudizio alla donna che vedrà allungarsi ancor di più i tempi del giudizio;

Considerato che:

stando a quanto riferito agli interroganti, il presidente del Tribunale di Terni, con provvedimento interno del 2 maggio 2022, privo di prescrizione di natura coercitiva, pubblicato sul sito dell’ordine degli avvocati di Terni, ha disposto che all’interno del palazzo di giustizia si indossino i dispositivi di protezione individuale a tutela della salute di utenza, magistrati, avvocati con esplicito richiamo alla circolare del Dipartimento per la funzione pubblica n. 1/2022, finalizzata a regolare esclusivamente il rapporto di lavoro pubblico e che, ad oggi, l’accesso al palazzo sarebbe consentito soltanto a coloro che indossino dispositivi di protezione, nonostante il contesto normativo ed epidemiologico non lo richiedano;

la Procura generale della Repubblica presso la Corte di appello di Roma, con circolare 28 marzo 2022, ha disposto che l’obbligo della mascherina permaneva solo fino al 30 aprile 2022;

visto che gli uffici giudiziari rientrano a tutti gli effetti fra i luoghi in cui l’utilizzo della mascherina non è obbligatorio,

Si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto;

se, come nel caso richiamato, ritenga legittima la sospensione di un’udienza per la ragione esposta;

se non ritenga, per quanto di propria competenza, che l’atteggiamento del giudice sul mancato uso della mascherina da parte del legale palesi un’evidente parzialità di giudizio, considerato che lo stesso è chiamato a giudicare un caso di mancata vaccinazione;

se intenda prendere una posizione netta su quanto sopra ribadendo, ove necessario, che dal 1° maggio 2022 l’uso della mascherina nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico non è più obbligatorio.


PARAGONE, GIARRUSSO, DE VECCHIS, MARTELLI