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Paragone, Zanello e Solza (Italexit): il treno delle violenze sul Garda era senza telecamere. Lamorgese si occupi di sicurezza invece di controllare i greenpass

Milano, 8 Maggio 2022

COMUNICATO STAMPA

“Violenze, molestie sessuali, danni e scontri con la polizia. La cronaca nera che arriva dal Garda, con l’invasione di un migliaio di teppisti di origine nordafricana che hanno costretto residenti e turisti a vivere una giornata di guerriglia urbana, si colora di altri, inquietanti particolari. Impressiona leggere la testimonianza di un padre che temeva per la vita della propra figlia intrappolata sul treno della vergogna, senza che nessuno fornisse alle vittime l’aiuto di cui avevano bisogno”, dichiarano Gianluigi Paragone, leader di Italexit, Massimo Zanello, coordinatore per la Lombardia, e Patrizia Solza, candidato sindaco Italexit per Desenzano.

“Ora scopriamo che le violenze ai danni di quattro ragazze minorenni avvenute il 2 giugno mentre tornavano a casa dopo una gita a Gardaland non sono state riprese. I teppisti hanno potuto accanirsi sulle vittime perché il treno era privo del sistema di videosorveglianza. La Lamorgese, anziché occuparsi del controllo dei green pass e della repressione di qualsiasi manifestazione pacifica di dissenso verso Draghi e il suo governo, dovrebbe rispondere di quanto succede sempre più spesso in varie parti d’Italia. La sicurezza sui treni, la presenza di bande di mascalzoni che agiscono impunemente, il garantismo buonista che permette ai criminali di delinquere, l’immigrazione incontrollata: questi sono i problemi da risolvere per proteggere i cittadini italiani. Con buona pace di Salvini, che a parole si dice indignato ma poi offre il suo servile sostegno a questo governo e a questo Ministro dell’Interno”.