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Italexit per l’Italia e Partito Animalista ammessi a partecipare alle elezioni europee per la IV circoscrizione – Italia Meridionale. Presentati i ricorsi d’urgenza contro esclusione in altre circoscrizioni

La lista che vede alleati Italexit per l’Italia e Partito Animalista annuncia con soddisfazione
di essere stata ammessa a correre per le elezioni europee, con il simbolo elettorale presentato al Ministero, nella IV Circoscrizione – Italia Meridionale. L’Ufficio Elettorale
Circoscrizionale ha infatti riconosciuto il rispetto di tutte le norme previste per l’ammissione
alla competizione elettorale. Con disagio e sorpresa, abbiamo anche appreso che il simbolo
non è stato invece accettato in altre Circoscrizioni, creando una situazione anomala e
surreale per cui, pur in possesso degli stessi requisiti, la lista parteciperebbe alle elezioni in
una parte d’Italia e non in altre. La lista del Partito Animalista e di Italexit Per l’Italia ha già
provveduto a depositare i ricorsi d’urgenza nelle Circoscrizioni nelle quali non è stata
dichiarata idonea. Siamo fermamente convinti delle nostre ragioni, che sono certificate
senza ombra di dubbio dalle leggi europee vigenti e dalla normativa italiana, che vieta di
modificare le regole elettorali a meno di un anno dallo svolgimento delle elezioni.

Il discusso decreto che non riconosce gli apparentamenti con partiti già presenti nel Parlamento Europeo è stato approvato il 25 Marzo 2024, quindi ben oltre i termini di scadenza previsti dalla legge. Pertanto non può essere applicato in occasione di elezioni che l’Unione Europea aveva indetto in precedenza e che si terranno nel mese di giugno 2024. Se fosse permesso a un Governo di modificare a piacimento le norme per la partecipazione alle elezioni a ridosso delle stesse, si creerebbe un pericolosissimo precedente che sottoporrebbe a enormi rischi la nostra democrazia. Siamo perciò fiduciosi nella pronuncia della Cassazione in merito al nostro ricorso. Se le nostre ragioni non verranno riconosciute, saremo costretti a rivolgerci al Tribunale Europeo chiedendo una procedura di infrazione contro il Governo italiano per mancato rispetto delle regole elettorali valide in tutto il resto d’Europa.


Il Consiglio di Reggenza di Italexit per l’Italia
Andrea Perillo – Antonino Iraca’ – Roberto Robilotta.2

LE NOSTRE RAGIONI SONO SUPPORTATE DA LEGGI E SENTENZE PREGRESSE CHE DI SEGUITO SINTETICAMENTE RIASSUMIAMO:

a. La lista ha come partito presentatore il “Partito Animalista Italiano”, nella persona del
suo presidente Cristiano Ceriello, è rappresentata all’Euro-Parlamento essendo membro
italiano di “Animal Politics EU” componente del Gruppo parlamentare europeo della
Sinistra Europea GUE-NGL ora “The Left”. Su tale scorta, alle passate elezioni europee del 26 maggio 2019, alla lista presentata dal “Partito Animalista Italiano” è stata riconosciuta ex art. 12 della L. 18/1979 l’esenzione dalle sottoscrizioni, avendo avuto la possibilità di partecipare con una propria lista di candidati alla tornata elettorale in tutte le circoscrizioni italiane.


b. la Legge n. 38 del 2024, che ha convertito l’originario D.L. 7/24 inserendo emendamenti
restrittivi per il diritto alla esenzione, non può ritenersi applicabile alla tornata elettorale
del 2024 relativa alle Elezioni Europee del 8 e 9 giugno.


c. La “riforma” introdotta dalla legge 38/2024 solo il 29.03.2024 (a tre settimane dalla
presentazione dei simboli e quattro dalla presentazione delle liste) innanzitutto non prevede
una data di inizio dei nuovi disposti, bensì genericamente indica “alla data di indizione dei
comizi”. Nel caso di specie, come noto (sia per il disposti del Trattato di Lisbona, ma anche
per quanto richiamato dalla nostra Giurisprudenza nazionale, tra cui Cassazione sent.
2/2014), le elezioni europee sono una tornata elettorale di un collegio unico europeo, indette nelle medesime date in tutto il continente (dal 6 al 9 giugno 2024) che vengono indicate per tutti gli Stati Membri dagli Enti sovranazionali di cui l’Italia fa parte.


d. A differenza delle elezioni politiche nazionali, dove lo Stato singolo indice le elezioni,
nella tornata elettorale europea le elezioni vengono indette, ai sensi dell’ art. 11 dell’Atto
della U.E., dal Consiglio della U.E.. In tal senso in data 22.05.2023 è stato il Consiglio della
UE a indire le elezioni per il 6-9 giugno e, quindi, a indire i comizi in tutto il continente
a far data dal maggio 2023.


e. Non solo, la Raccomandazione (UE) n. 2023/2829 della Commissione, al punto 3, ha
vietato agli Stati membri la modifica della Legge elettorale europea, stante appunto in
costanza di indizione dei comizi l’impossibilità a modificare la legge elettorale.


f. Sulla base di questi presupposti, si rammenta come il Codice di Buona Condotta in materia elettorale della Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia;), al punto 65, appunto, vieta la modifica delle leggi elettorali un anno prima delle Elezioni e, tra gli altri, la stessa Giurisprudenza comunitaria, tra cui C.E.D.U. Sentenza Ekoglastnost vs. Bulgaria del 06.11.2012 (Ricorso n. 30386/05), ha più volte ribadito come sia illegittima e violi il diritto comunitario e della Convenzione (articolo 3 del Primo protocollo addizionale alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, nella parte in cui garantisce il diritto a libere elezioni) la modifica delle leggi elettorali apportate un anno prima delle elezioni.

Italexit per l’Italia e Partito Animalista ammessi a partecipare alle elezioni europee per la IV circoscrizione – Italia Meridionale. Presentati i ricorsi d’urgenza contro esclusione in altre circoscrizioni