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Italexit Lombardia: Un Comune su sei subisce speculazione. Mutui legati a derivati capestri, nella quasi totalità truffe contrattuali

In mezzo a tante guerre, ne viviamo altre striscianti entrate quasi nella normalità della vita quotidiana. Fingiamo che non esistano, un po’ come il “Segreto di Pulcinella”: la politica e gran parte che mainstream forse non vogliono disturbare certi poteri? Dovremmo porre agli interessati questa domanda.

Una forza sociale e politica deve avere la capacità, attraverso la propria informazione, di generare discussione su temi scomodi. Noi siamo nati per questo, non è retorica, lo dimostra il fatto che siamo qui per darvi notizie di cui quasi nessuno parla.

Certo, siamo aperti al confronto e all’approfondimento su queste materie con chi gestisce la cosa pubblica, il Governo; quindi, siamo attenti che esso non tralasci il rapporto con chi acquisisce e denuncia situazioni poco trasparenti, per usare un eufemismo.

Pensiamo che il mondo della Finanza, con tutti i suoi artifizi promozionati sotto ogni forma e attraverso vari settori più o meno noti, abbia delle grosse responsabilità nei confronti dei consumatori. Il momento è difficile per tutti, subire illegittimità sapendo e immaginando chi le provoca crea problemi ai cittadini e ai risparmiatori. Perciò invitiamo il Governo ad affrontare questo tema che causa anche perdite economiche per lo Stato, perché determina ulteriori sacrifici per diversi Enti locali su tutto il territorio nazionale e provoca a sua volta dissesti economici a tutti i livelli, con cause peggiorative per esempio nei servizi al cittadino.

Ecco come è iniziato tutto e quali le conseguenze.

L’argomento che proponiamo è stato trattato in un’intervista-documento che allegheremo, realizzata con il dott. Alessandro Govoni, CTU del Tribunale Cremona in materia bancaria e finanziaria al n. 628 dal 2013 al 26 maggio 2019Asso CTU in materia bancaria e finanziaria Roma, CTP in materia bancaria finanziaria, membro del Gruppo di studio sulle società quotate della Minoranza bancaria, membro ADUSBEF, Consulente apartitico e indipendente della Commissione Finanze dal 2015 al 2018, Roma Dottore in Economia e Commercio, con indirizzo Giuridico- bancario Istruttore nutrizionista sportivo, riconosciuto C.O.N.I. Chi meglio di lui potrà fornire le informazioni necessarie a frenare queste speculazioni?

Qui proponiamo un’anticipazione, il resto si può seguire cliccando sul link descritto.Partiamo da un dato, i mutui bancari con il provvedimento Tremonti-Bis Circolare n°17 del 17 dicembre 2001, potevano essere sottoscritti anche dai Comuni quindi contrarre anche derivati, in un certo senso da quel momento in poi da parte degli Enti locali si scatenò la corsa all’oro, ahimè, svelatesi successivamente truffe contrattuali.

Il meccanismo semplice ma fruttuoso, si materializzava e ancora oggi in corso, con il pagamento della rata del Mutuo con scadenza semestrale, il Comune paga la rata del mutuo con gli interessi e nello stesso momento rimborsa anche la perdita sul Derivato collegato con un aggravio del 6/7% come minimo dimostrabile; quindi, raddoppiando e superando il tasso soglia definito per legge.

Tutto questo avviene tramite prelevamento automatico con Rid Bancario dai conti dell’Ente, nella totale indifferenza di chi dovrebbe controllare.

Come hanno fatto queste grandi banche d’affari a truffare i Comuni è molto semplice, contratti incomprensibili, i quali il più delle volte non si trovano nemmeno negli archivi degli stessi, se esiste un elenco? Certo, tra l’altro ci sono stati episodi dimostrabili che hanno fatto scalpore, poi l’informazione sempre più “distratta” sul tema, ha fatto scivolare nelle “sabbie mobili” inghiottendo tutto, la continuità nell’attenzionare il problema.

Esiste un esempio su tutti per specificare meglio episodi che si riferiscono a casi del genere, è successo quando era Sindaco del Comune di Milano la Dott.ssa Letizia Moratti, la quale scoprì nei bilanci dell’Ente questo tipo di pagamenti responsabili di decine di milioni di euro di perdita, fece intervenire la Guardia di Finanza che dopo l’accesso agli uffici preposti constatò che non esistevano contratti che giustificassero quei pagamenti.

Il passaggio successivo degli Organi competenti fu il sequestro della documentazione contrattuale relativa presso le banche italiane che rappresentavano i Fondi sul territorio Nazionale, ai quali venivano pagate le rate semestralmente.

A questo punto ci siamo e abbiamo posto una domanda spontanea al nostro interlocutore: “Come mai tutto questo non è stato attenzionato in modo più approfondito Dagli organi competenti?”

La risposta: “Questo reato è definito Truffa Contrattuale, non è rilevabile d’ufficio, bisogna presentare una Denuncia fatta dal Comune come fece la Dott.ssa Letizia Moratti da Sindaco di Milano”

Inoltre, attualmente con la Sentenza 2188/2021 del Tribunale di Roma e una quarantina di Sentenze successive sul territorio nazionale, i Comuni e non solo sono più tutelati, le stesse hanno statuito che: siccome si determina maggiore addebito per il mutuatario (privato o ente), quindi maggiore arricchimento per la banca, questi deve essere percentualizzato e sommato al tasso e, se supera il Tasso Soglia la banca deve restituire integralmente gli interessi, altrimenti ricalcolarli rispetto al Tasso Bot in essere.

E’ evidente che i Comuni, potrebbero ottenere una parziale restituzione degli interessi sul mutuo, con un ricalcolo degli stessi rispetto al Tasso Bot, poi se allo stesso contratto sono legati dei derivati, in base alla Sentenza della Cassazione a Sezioni Unite n° 8770/2020, che dice: “se il costo occulto del Derivato non è stato indicato nel contratto, lo stesso si può dichiarare nullo.

Provate a pensare quali il riscontro su un risparmio del genere a favore degli Enti e quindi dei cittadini, la politica, “quella che ha detto che il sociale è la nostra bandiera”, dia un segnale in merito, come?

È facile, il Governo inizii a verificare quali sono i Comuni, nel caso noi possiamo fornire gli elementi tecnici e documentali, siamo disponibili, sommessamente si consiglia una commissione d’inchiesta, 900 Comuni circa meritano questa attenzione, o no?

Chi volesse può seguire l’intervista integrale può seguire cliccando sul link sottostante:

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Giuseppe Spinelli, Italexit Cremona