Lo sciopero della scuola indetto dalla decisione unitaria delle organizzazioni sindacali è sacrosanto. Italexit appoggia personale scolastico e studenti e sarà in tutte le piazze accanto al mondo della scuola, che si ribella alle ultime, vergognose decisioni del governo Draghi. Nel Ddl 36 l’esecutivo ha disatteso tutte le promesse e attuato nuovi tagli a un settore importantissimo, fondamentale per costruire il futuro dei nostri figli. In collaborazione con gruppi, comitati e associazioni Italexit farà la sua parte per presentare progetti di legge che rimettano al centro le vere priorità del settore e il sapere come diritto universale.
Le modalità, la forma e la sostanza del DDL 36 voluto dal governo Draghi sono inaccettabili. Tutto il personale scolastico, docenti e ATA, è stato nuovamente illuso e ingannato. Il provvedimento elaborato dal governo continua a ignorare le gravi criticità della scuola pubblica italiana: non serve un premio per pochi, bensì un contratto che rivaluti le retribuzioni del settore, che sono e restano tra le più basse d’Europa. Dove sono i finanziamenti promessi per gli edifici scolastici e per consentire la stabilizzazione del personale precario?
Si prevede la riduzione di cattedre e dell’organico scolastico, invece di ridurre il numero di alunni per classe come promesso. Non abbiamo sentito i sindacati maggiori difendere quegli operatori scolastici e quegli insegnanti sospesi senza retribuzione. Le vergognose azioni di allontanamento dall’insegnamento di validi e competenti docenti non allineati alle richieste sanitarie, segno di una chiara involuzione della democrazia, non sono state nemmeno menzionate. Italexit è e resterà sempre dalla parte di tutti i docenti senza alcuna distinzione. Serve garantire personale serio e preparato per una scuola del futuro che non dimentichi ciò che di buono è stato fatto nel passato.
Enza Blundo, ex parlamentare e coordinatrice regionale Italexit per l’Abruzzo