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“Il Governo dei ‘migliori’, quello della ricostruzione, si sta definitivamente rivelando…”

Il Governo dei “migliori”, quello della ricostruzione, della resilienza, del “nessuno perderà il proprio posto di lavoro” si sta definitivamente rivelando… Nel solo comparto aereo hanno seppellito le prime tre Aereo linee (Alitalia, Airitaly, Blue Panorama). Ora finiscono il lavoro con l’indotto: call center, handling, catering e manutenzione. Migliaia di posti di lavoro bruciati. Costi di ammortizzatori ingenti e un serio problema di tenuta sociale… ITA, società 100% statale, sta riscrivendo le pagine dei diritti e della dignità dei lavoratori con uno stile narrativo degno di un’ economia pre-rivoluzione industriale.

Decenni di lotta per i diritti cancellati da una gestione monocratica senza precedenti. Per completare uno scenario, di per sé avvilente, filtrano insistenti le voci della cessione della stessa ITA ad acquirenti esteri a pochi mesi dalla sua nascita. Curioso, se non paradossale, il principio per cui l’ Italia, una volta appurata la controproducente dipendenza industriale ed energetica da paesi terzi, si voglia privare di un asset strategico fondamentale come quello di una propria compagnia di bandiera.

L’ immediata conseguenza sarà quella di affidare i nostri preziosissimi flussi turistici e commerciali a diretti concorrenti europei, in un momento storico in cui il quadro geopolitico mondiale non sarà mai più come quello precedentemente vissuto. Tutto ciò avviene per altro con premesse di ben differente natura, ovvero lo stanziamento di tre miliardi di euro (Decreto Rilancio del maggio 2020) per il salvataggio e la ristrutturazione dell’ intero comparto del Trasporto Aereo italiano e che, invece, si sta traducendo in una macelleria sociale di proporzioni inaccettabili. Come possa lo Stato essere protagonista di migliaia di licenziamenti rimane un interrogativo a cui difficilmente si può dare risposta, soprattutto alla luce di tutte quelle iniziali dichiarazioni di intenti che ad oggi possono essere riassunte in una sola e avvilente parola, ovvero PROPAGANDA.