Italexit è con gli italiani, non solo su problematiche d’interesse nazionale, ma anche territoriali, vicina alle famiglie ed alle loro legittime necessità; per tale motivo pronta ad illuminare gli angoli oscuri ed attraversando le terre di mezzo non sempre e adeguatamente battute dalla legalità. Questa settimana accende i riflettori su una realtà, tipicamente italiana, che volutamente è tenuta sommersa a causa degli interessi economici che vi ruotano intorno, parliamo dei famigerati CONSORZI STRADALI E DI BONIFICA.
Partendo dalla situazione di Ardea, segnalata dalla nostra Coordinatrice politica Eliana Peperoni dell’omonima sezione, Italexit ha constatato che tutta la penisola è disseminata da realtà giuridiche, per lo più private, che impongono esose gabelle ai proprietari di immobili per servizi che dovrebbero essere invece erogati dai Comuni. Parliamo di illuminazione pubblica, di asfalto delle strade pubbliche, quando addirittura di impianti idrico-fognari.
I consorzi, nati dalle leggi dei primi decenni del secolo scorso per agevolare i territori da bonificare e regolamentare le strade agrarie, oggi sono inseriti in realtà urbanizzate che nulla hanno a che vedere con i vecchi obiettivi di miglioramento dei territori, piuttosto rappresentano situazioni entro le quali converge molto denaro privato e pubblico che sfugge al controllo delle Pubbliche amministrazioni.
L’esempio che ci segnala Eliana Peperoni è rappresentato dal Comune di Ardea, in provincia di Roma, dove insistono, tra gli altri, due consorzi istituiti con una legge del 1918 (Lido dei Pini Lupetta e Colle Romito) che, nonostante siano entità giuridiche private, riscuotono i contributi attraverso cartelle esattoriali illegittime tramite l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) nonostante quest’ultima sia a conoscenza del regime privatistico dei due soggetti. Tale situazione si estende per altre decine, se non centinaia, di “consorzi” sparsi in tutta Italia.
𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗢𝗥𝗭𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗥𝗘𝗚𝗢𝗟𝗔𝗥𝗜𝗭𝗭𝗔𝗧𝗜 𝗜𝗡 𝗦𝗘𝗡𝗦𝗢 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗜𝗦𝗧𝗜𝗖𝗢 𝗡𝗢𝗡 𝗛𝗔𝗡𝗡𝗢 𝗜𝗟 𝗗𝗜𝗥𝗜𝗧𝗧𝗢 𝗗𝗜 𝗥𝗜𝗦𝗖𝗨𝗢𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗧𝗧𝗥𝗔𝗩𝗘𝗥𝗦𝗢 𝗟’𝗔𝗚𝗘𝗡𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟E 𝗘𝗡𝗧𝗥ATE 𝗘 𝗥𝗜𝗦𝗖𝗢𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘, 𝗘 𝗦𝗢𝗣𝗥𝗔𝗧𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗩𝗢𝗡𝗢 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗜𝗗𝗘𝗥𝗔𝗥𝗦𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗘𝗥𝗜 𝗦𝗨𝗣𝗘𝗥 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗢𝗠𝗜𝗡𝗜, 𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗣𝗥𝗜𝗩𝗔𝗧𝗜, 𝗘 𝗡𝗢𝗡 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗜 𝗘 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗧𝗔𝗟𝗜 𝗦𝗢𝗚𝗚𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗔𝗟𝗟𝗘 𝗥𝗘𝗟𝗔𝗧𝗜𝗩𝗘 𝗡𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗩𝗘.
Nel nostro caso e a nostro avviso, i Consorzi di Ardea, non regolarizzati come molti altri, che riscuotono con mezzi pubblici, lo fanno senza averne legittimità. La riscossione va annullata, il denaro restituito ed i consorzi vanno finalmente riportati nell’alveo normativo corretto che a loro spetta, diventando pubblici, e quindi legalmente riconosciuti dai Comuni secondo le norme, oppure rimanendo privati e comportandosi di conseguenza come condomini.
Per tutti questi cittadini, ad iniziare da quelli di Ardea, Italexit non farà mancare la sua presenza e supporto attraverso l’organizzazione di una task force che abbracci tutte le realtà nazionali di questo tipo, l’iniziativa verrà portata avanti dal coordinatore politico provinciale Pietro L’Erario, da tutta la dirigenza del partito locale, dagli “Avvocati Ultima Linea” di Italexit capitanati dall’avv. Andrea Perillo e dal super esperto del Dipartimento Fiscale del partito il dott. Francesco Vellucci.
▶️di 𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗟’𝗘𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼, Coordinatore politico provinciale per la provincia di Roma di “Italexit per l’Italia”.